LA MAREMMA TORNA A VISITARE SAN RABANO

La bellissima Abbazia di San Rabano, simbolo della Maremma, accessibile e visitabile dopo un isolamento durato un decennio.
Tagliati gli arbusti e la fitta vegetazione che ha completamente invaso l'area e rimosso la recinzione che circondava l'abbazia non permettendo l'accesso, San Rabano torna ad essere accessibile. Puoi fare un breve tour tra le mura del monastero, con l'aiuto di pannelli informativi e volantini.
Il percorso che proponiamo di entrare nel cuore del Parco della Maremma è dalla guida ambientale Mr Smith è una combinazione dei due percorsi che meglio rappresentano il parco.
Giunti a Pratini con il bus navetta fornito dal parco, ci immergiamo nei boschi della macchia dell'Uccellina. Risalendo il ripido pendio raggiungiamo in breve tempo alcune radure dove il sentiero inizia ad ammorbidirsi e tenerci in quota offrendo, di volta in volta, splendidi panorami della costa, le torri di Castel Marino e Collelungo Argentario fino al Monte Amiata. Raggiunta la vetta del Poggio Lecci (417 m), è possibile vedere l'isola del Giglio e Montecristo, l'Elba e la bellissima Cala di Forno e sentire il vento salato nel volto del Mar Tirreno.
Entrando in una fitta foresta, compaiono improvvisamente tra gli alberi, il chiaro e potente campanile dell'Abbazia benedettina di San Rabano con il suo complesso architettonico costituito da una chiesa, un monastero e una torre di avvistamento chiamata "Uccellina" (XIV sec.).

Il percorso prosegue attraverso la fitta foresta dove le torrette ci permetteranno di sorvolare le cime degli alberi permettendoci di godere di uno dei paesaggi più selvaggi e più belli che offre la costa toscana. Raggiunta la "Strada delle Olive" e attraverso un sentiero che si snoda prima in una fitta boscaglia e poi in una più arida e aperta, raggiungiamo la Torre di Castel Marino. Dalla roccia su cui sorge la torre avrà l'opportunità di godere di uno dei più beli scorci del Parco, indimenticabili! Sotto, la vasta Pineta Granducale impiantata agli inizi del XIX secolo da Leopoldo II di Lorena, che si estende a nord fino al fiume Ombrone.
Lungo la costa non vi è alcun insediamento sopra le torri che furono poste sui punti più alti dell'Uccellina per occuparsi dei pirati. Queste suggestive fortificazioni, costruite tra l'undicesimo e il dodicesimo secolo. formato un sofisticato sistema di allarme collegato alle fortezze di Castiglione e goduto.
Scendendo un ripido sentiero raggiungiamo la pineta fino al mare attraverso un ambiente di dune di campane. Dopo una meritata pausa su questa spiaggia ampia e selvaggia, ci dirigiamo verso il promontorio su cui sorge la Torre di Collelungo. Raggiunta la "Strada degli ulivi", circondata da meravigliosi ulivi secolari, si ritorna a Pratini.

La Maremma torna a visitare San Rabano
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